Permettete che vi presenti il fiore all'occhiello delle Poli Distillerie: l'Antico Alambicco in rame, in funzione da quasi un secolo e composto da dodici caldaiette a vapore fluente collegate a tre colonne di distillazione.
Al grande Alambicco ci si deve avvicinare con il rispetto che si riserva ai veterani, ancora forti nonostante le tante battaglie e le ferite sulla pelle di rame, sempre pronto ad un’altra cotta, con quel sorriso sornione e paziente che solo l’esperienza ti scava in viso.
Le dodici caldaiette che lo costituiscono sono state installate in epoche diverse: le prime tre le ha installate GioBatta, il mio bisnonno, alla fine degli anni Venti.
Poi mio nonno Giovanni ne aggiunse una quarta, nel 1959; infine mio padre Toni ne installò altre quattro nel 1964.
Le ultime quattro caldaiette furono installate dal sottoscritto nel 1983 appena tornato dal servizio al 3° battaglione Cernaia di Pordenone, erede del grande 8°, se ben mi intendi.
Ognuna delle dodici caldaiette ha una personalità differente: quella di mio nonno per esempio è un’individualista e non ne vuol sapere di distillare a pari passo con le altre. A ciascuna dobbiamo dare una quantità di vapore diversa, ognuna ha i suoi ritmi, e a volte non è facile coordinarle.
Ecco perché serve un colonnello che sappia mettere i veterani in riga e spronarli ad un’altra campagna di distillazione.
E ognuna di loro, ogni anno, con l’orgoglio e la fierezza di un vecchio combattente mi risponde: “Comandi!”.
Jacopo Poli