Ci sono 25 chili di Asiago, 24 bottiglie di Gin, più di 100 bottiglie di Fentimans e Gina la mucca allevata a bacche di ginepro. Finito?
Certo che no! Ora c’è l’attrezzatura: macchine fotografiche, cavalletti, banchetto, bicchierini… montagne di bicchierini e finalmente si parte.
Al volante c’è l’uomo di ferro per il quale 36 ore filate sono l’antipasto, Jacopo risponde alle mail di dipendenti e collaboratori e poi ci sono io con la bocchetta dell’aria calda sparata addosso. È perché fuori fa freddo? Diavolo ci sono 33 gradi fuori, ma il furgone è rotto e non c’è modo di bloccare l’aria calda…
Arriviamo in queste piazze bellissime, desertiche per il caldo, ma ferventi per la serata in arrivo.
E allora si scarica! Al sole ovviamente e la maglietta e i pantaloni diventano una colla con il sudore, ma mentre scarichi la mucca senti il vociare delle persone divertite e allora ti carichi.
Monta il banchetto, i banner, il gazebo, le balle di fieno (perché sennò poi la mucca ha fame) e finalmente arriva il Gin tonic!
Perché lo sanno tutti, contro il colpo di calore nulla è meglio del Gin tonic.
E poi la gente arriva, tutti vogliono mungere Gina, tutti vogliono assaggiare il nostro Gin MARCONI 46, la piazza è gremita e noi ridiamo un sacco con i cappelli di paglia, i grembiuli da vaccaro ed un bicchiere in mano.
E quando sono le due di notte e c’è da caricare di nuovo il furgone cosa ci resta?
Ci restano le foto di una serata bellissima, le risate delle persone che sono state con noi ed un grazie… grazie a tutti è stato troppo bello! E allora sorrido, rimonto nel furgone con l’uomo di ferro al volante, Jacopo alle mail ed io che cerco di bloccare questa cavolo di aria calda!
Dario